Il metodo EMDR, dovuto alla psicologa americana Francine Shapiro, si basa sull’individuazione e l’elaborazione dei ricordi di esperienze traumatiche che hanno contribuito a sviluppare il disagio attuale ed è stato validato negli anni da molte ricerche e pubblicazioni. È stato approvato da molte associazioni a livello internazionale come metodo evidence-based per il trattamento dei disturbi post traumatici e dal nostro Ministero della salute nel 2003. Nell’agosto del 2013 è stato riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.
Utilizzato in origine per alleviare lo stress associato ai ricordi traumatici, l’EMDR si è via via trasformato in un approccio sempre più raffinato, completo e globale, in grado non solo di rielaborare tutte le esperienze angosciose legate alla storia della persona, e che possono essere la causa delle sofferenze attuali, ma anche di potenziare le capacità personali e le risorse individuali. L’aspetto più noto, con cui spesso questo trattamento terapeutico viene identificato sono i movimenti oculari attraverso stimolazioni bilaterali alternate destra/sinistra, che sono sfruttate per facilitare la desensibilizzazione e l’elaborazione dei ricordi traumatici.
Una Bibliografia sull’EMDR è curata dall’Associazione EMDR Italia che pubblica anche l’ elenco dei terapeuti autorizzati ad applicare questa tecnica nella pratica clinica.