L’abusivismo è un pericolo perché un intervento psicoterapeutico mal condotto, data l’estrema delicatezza dell’ambito in cui agisce, non è neutro e senza effetti ma, al contrario, può essere dannoso e pericoloso per la salute e il benessere della persona.
Occorre pertanto aver chiara la differenza tra il professionista adeguatamente formato e le altre figure. Queste nuove figure (ad esempio il “counselor”, il “reflector”, il “coach”, il “personal trainer”, il “mediatore relazionale” il “pedagogista clinico”, lo “psicofilosofo” il “terapeuta dell’anima”, ed altri ancora) negli ultimi anni si sono formate con grande facilità e talvolta il loro operato rischia di sconfinare nell’esercizio abusivo di professione, svolta senza possedere le competenze necessarie, con rischi anche gravi per le persone che ad esse si rivolgono.
Per verificare se un professionista è iscritto all’Albo degli Psicologi, si può consultare la versione informatizzata del medesimo sul sito web del Consiglio Nazionale al link: